Il ” TAPAS” portare calore nella nostra pratica

Il “Tapas”: portare calore nella nostra pratica  a cura di Irene Lonigro

Il termine tapas indica in origine lo sforzo ascetico, in generale. Il suo significato è, letteralmente, quello di “calore, ardore”.
Nella tradizione brahmanica e vedica il tapas ha una funzione creativa tanto sul piano cosmico che su quello spirituale. Questa concezione si ritrova in miti che parlano della creazione dell’uomo e del mondo tramite trasudazione magica.
Il valore del calore, originariamente mitico e religioso, è stato mantenuto nello Yoga tantrico, per essere conservato anche nell’Hatha Yoga, in specifiche pratiche tese a produrre calore, attraverso il movimento del corpo o la respirazione.

Ma in che modo noi proviamo il tapas nel nostro rapporto con lo Yoga? Che valore ha nella nostra pratica quotidiana?
Se pensiamo al primo significato della parola, quello di calore, possiamo vederlo come una purificazione del corpo innanzitutto, quindi dalle tossine, prodotta nel vinyasa e nel pranayama. Nel respiro è in particolare la ritenzione respiratoria (kumbhaka) che ha un valore importante e sacro. Nel vinyasa le posizioni sono connesse al respiro come le perle di una collana al loro filo. Se pratichiamo in un ambiente caldo sequenze dinamiche o asana aventi una specifica intensità, possiamo percepire delle sensazioni profonde sul piano energetico.

Eppure non abbiamo ancora esaurito il senso vasto di questa parola. Tapas è qualcosa di più, che fonda la nostra relazione con lo Yoga. Tapas è anche ardore, quindi focalizzazione nella pratica, ma soprattutto fede e devozione ad essa.
Se pratichiamo, ad esempio, un mantra con tapas, concentrandoci sul valore per noi di ciò che stiamo facendo, sul suo significato, otteniamo benefici più grandi. Estendiamo la nostra percezione, intensifichiamo la vibrazione.

Il tapas si lega alla simbologia del fuoco, ma anche a quella eroica: pensiamo alla respirazione ujjayi, finalizzata a produrre calore, che significa proprio “respiro vittorioso”.
Quando pratichiamo con tapas, in qualche modo, riproduciamo l’antico sacrificio del soma: offriamo il nostro corpo alla pratica per consacrarlo. Per rivivere in noi quel “calore magico” che ha dato origine alla creazione di tutte le cose.
Praticare con tapas è praticare con passione, affidarsi allo Yoga per la propria elevazione spirituale, con lo stesso entusiasmo e fiducia con cui si ama.

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