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Progetto di scrittura su temi riguardanti lo Yoga ...a cura di IRENE Lonigro

CONDIVISIONI DI ALCUNI  PRATICANTI

 Lo Yoga   …

è una pratica che mi consente di mettermi in contatto con me stessa, di essere ogni giorno più consapevole di tutte le parti che mi compongono, guardarle e tornare al centro. Mi serve per stare in salute, e cioè vivere con un corpo armonico, una mente ferma e un cuore felice.     a cura di Chiara

Ricordo  la prima volta…

Ero in vacanza in un villaggio turistico. Una giovane animatrice, figlia di maestri di yoga, era la nostra istruttrice. Per la prima volta nella vita mi ritrovavo sotto una pianta meravigliosa e fare i primi esercizi di yoga, con le formiche che mi camminavano addosso, cosa che in un altro momento mi avrebbe terribilmente irritato, ma che in quel preciso istante non mi infastidiva per niente . Ero rilassata, in pace con il mondo . Sono passati 8 anni e a parte una piccola parentesi… non l’ho più abbandonato. Da un anno pratico l’Ashtanga, uno yoga dinamico. Avevo provato una lezione qualche anno fa . L’ avevo trovato faticosissimo: no, non era adatto a me. Avevo bisogno di rilassarmi mi dicevo .Non so ancora perché, forse per via dell’ insegnante (era una calamita Angela) dovevo riprovare. E ho scoperto una pratica magica. All’ inizio ho faticato. Essi perché è una pratica che ha bisogno di maggiore allenamento fisico. Ora non sento più la fatica ma sento quell’ energia che dice spesso la maestra Angela, che mi accompagna per la giornata, sento quella “ luce” che mi scalda. …Ho imparato a respirare …..Ho imparato a sentirmi a casa in alcune posizioni .E in quelle posizioni vorrei starci per un “ sacco” di respiri .Perché mi danno carica, benessere e gioia di vivere. Credo che ogni cosa abbia il suo tempo. …. Ora il mio e’ questo…. a cura di Alessandra

Lo yoga mi ha insegnato a stare: ascoltare quello che sento senza giudizio….

È iniziato tutto per caso, per una serie di coincidenze ho iniziato ad andarci senza assolutamente credere che potesse diventare qualcosa di significativo per me e neanche a tutti gli effetti della pratica che le persone mi riportavano. All’inizio lo facevo per gli altri, so che a mia zia (Angela) faceva piacere e io coglievo l’occasione per stare un po’ con lei.
L’unica certezza: NON ERO ASSOLUTAMENTE FATTA PER LO YOGA.
All’inizio yoga era perlopiù fastidio (sia fisico che emotivo), erano rarissime le volte in cui riuscivo ad entrare nella pratica e ancora più rare le volte in cui questa sensazione durava per tutta la lezione. È stato frustrante ma mi ha insegnato ad aspettare perché QUELLA sensazione che ogni tanto si faceva sentire ripagava tutte quelle volte in cui mi sembrava di sprecare del tempo.
Non mi ricordo il momento in cui lo yoga è diventato un mio bisogno, forse perché non ho mai posto l’attenzione (con le parole), forse perché voglio cercare il più possibile di tenerlo al riparo dalla “razionalizzazione” che sento protagonista (alcune volte purtroppo, altre per fortuna) nella maggior parte degli aspetti della mia vita.
In questa situazione ho voluto fermarmi con la scusa dell’impossibilità di fare le lezioni in presenza, con il fatto che devo studiare ma con la promessa che lo avrei fatto per conto mio. Il “momento giusto” per la pratica però non arriva mai perché viene sempre scavalcato da qualche impegno più urgente da sbrigare. Questo mi ha ricordato anche che lo yoga è anche costanza e disciplina. Solo oggi mi rendo conto di quanto sia importante per me quello spazio e di come io debba continuare a coltivarlo nonostante tutto.
Per me lo yoga ha aperto una finestra nel sentire e mi ha iniziato a DARE solo e soltanto nel momento in cui ha deciso che avevo “superato la sfida iniziale”….. a cura di Valentina 

“lord ganesha with floral aureole”

( fonte foto by exoticindiaart )

Cosa è per me la pratica dello Yoga…

Accolgo l’invito di Irene a condividere qualche rigo sulla mia esperienza di incontro con lo Yoga.
Non è un compito facile mettere nero su bianco tanti pensieri, emozioni, sensazioni, esperienze che mi attraversano la mente riflettendoci, dato che per me è ormai una lunga storia.
Certo, tanto è cambiato, evoluto, cresciuto con me nel tempo… ricordo i miei stupori, entusiasmi dei primi approcci quando iniziai il mio primo corso ( allora abitavo in Romagna ), poco più che ventenne, alle prese con un corpo cresciuto così da poco tempo e che nessuno mi aveva ancora insegnato  a gestire, modellare, osservarne le possibilità e i limiti e tentare di superarli. E le emozioni di scoprire una me stessa più profonda che faticavo a contattare distratta dai desideri e dalle inquietudini tipici di quell’età. Mi ci ero buttata a capofitto !
Ma poi tempeste di vita mi hanno condotta verso altri cammini, per dieci anni che ho dedicato interamente alla famiglia, ai figli, alla professione.
Ma qualcosa mi ha di nuovo attirata, ero ritornata nel frattempo a Savona, (sarà stato come il primo amore che non si scorda mai?), e ho ricominciato a frequentare un centro Yoga, sono passati oltre vent’anni da quel momento.
Gradualmente ne ho reimparato il linguaggio, la pratica è ridiventata un appuntamento fisso nella mia settimana, ma a parte brevi interruzioni per infortuni e qualche temporaneo dolore, lo Yoga, non l’ho più lasciato .
Col tempo, fisicamente l’obiettivo si è spostato a tentare di conservare la mia agilità senza grandi ambizioni, imparando la cautela e il rispetto dei miei limiti, ma il lavoro sottile della pratica si è interiorizzato fino a fondersi con la mia natura.
Guardando indietro alla mia storia mi accorgo sempre più di quanto l’etica, la filosofia, lo stile di vita dello Yoga abbiano influito sulle mie scelte di vita, i miei desideri, aspirazioni, convinzioni.
Sono stata io a scegliere lo Yoga o lo Yoga ha scelto me ? A volte me lo chiedo, l’intreccio della propria vita è così complesso e misterioso !
Ogni lezione me la dedico amorevolmente, è sempre un riscoprire e riscoprirmi, ogni asana, seppur ripetuta con le sue varianti, centinaia, forse migliaia di volte, mi è sempre attuale, continua a lavorare su di me, ecco, questo ho imparato, che non è tanto importante saperla fare, è importante farla, praticarla !
E in ogni lezione l’occhio della percezione di me si sposta verso l’interno, finchè il fuori ed il dentro coincidono nella mia attenzione concentrata, ecco, sono con me stessa ! Non so dire veramente se a produrre l’alchimia dei pensieri, emozioni, sensazioni che si equilibrano dentro di me sono più le posizioni, il respiro controllato, i suoni o le energie del sacro luogo della pratica, forse è l’insieme; a volte è più intensa l’armonia che sento sorgere in me, certe volte gusto di più lasciarmi condurre ad occhi chiusi a modellare il mio corpo nello spazio. A volte fatico molto ad eseguire certe posizioni e percepisco le tensioni che me le rendono difficili, so però che non debbo mai violentarmi, ma condurmi sempre con comprensione e pazienza a lasciarle andare, questa è un’altra lezione dello Yoga…
Sono profondamente grata a coloro che nel corso della storia lo hanno reso trasmissibile fino a me, a tutte le persone che ho incontrato in questo cammino con cui ho trovato condivisioni e arricchimento interiore, amicizia ed affetto (e marito… ) e agli insegnanti che con competenza ed entusiasmo mi hanno dedicato e mi dedicano tempo ed attenzione con tanta generosità…a cura di Fernanda

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